Edoardo Bennato e la sua Marvit CF-55
Edoardo Bennato -
« Eugenio dice che io sono un rinnegato, perché ho rotto tutti i ponti col passato: guardare avanti, sì, ma a una condizione, che tieni sempre conto della tradizione! » (Rinnegato di Edoardo Bennato, 1973)
Edoardo Bennato (Napoli, 23 luglio 1946) è un cantautore, chitarrista e armonicista italiano. È ritenuto da molti critici e musicisti uno dei più grandi rocker italiani; è stato il primo cantante italiano a riempire lo stadio milanese di San Siro con più di sessantamila persone, il 19 luglio 1980; è stato inoltre il primo cantante italiano in assoluto a suonare l'armonica a bocca e il primo cantante italiano ad esibirsi, nel 1976, al Montreux Jazz Festival[10] (l'anno precedente si era esibito il primo gruppo italiano, gli Agorà). Tra gli altri primati, Edoardo Bennato ha anche quello di essere stato il primo artista ad aver pubblicato due album a distanza di soli 15 giorni, nel marzo 1980, Uffà! Uffà! e Sono solo canzonette (dodici anni dopo Bruce Springsteen effettuerà la stessa operazione con i due album Human Touch e Lucky Town), e quello di essere stato, nel 1974, il primo cantante italiano ad essere etichettato dai giornalisti punk.(fonte - Wikipedia).
MARVIT CF-55
Un onore progettare e costruire uno strumento per un grande artista come Edoardo Bennato. L’idea di costruire un nuovo strumento personalizzato per E.Bennato nasce dall’esigenza di avere una chitarra che avesse il suono di una vera propria chitarra acustica 12 corde, la sfida era fare in modo che fosse molto leggera e con la forma del body di una telecaster, chitarra a cui edoardo bennato è particolarmente affezionato.
La sfida è stata ardua ma alla fine abbiamo vinto. La CF-55 pesa nemmeno 1,5 Kg, ha il body di una telecaster e suona come una chitarra acustica 12 corde.
Caratteristiche:
- Corpo in alder completamente con top in abete
- manico in acero con tastiera 22" tasti in palissandro
- Scala 24.75
- Segnatasti in madreperla
- Ponte in ebano costruito a mano
- L.R. Baggs preamp system.
